Settore giovanile: un nuovo passo avanti
Importanti decisioni che vedranno coinvolto l’operato del Comitato FIB Lazio in prima persona, sono state prese durante la riunione del 21 settembre appena trascorso. All’ordine del giorno la programmazione dell’attività giovanile in regione. Invitati tutti i Presidenti e i Responsabili dello specifico settore dei comitati provinciali. Presenti al completo solo quelli di Roma e Frosinone.Parola d’ordine dell’incontro: “sensibilizzazione”, intendendo con essa il chiaro obiettivo di rimettere al centro delle azioni territoriali il problema reclutamento giovani e la loro crescita sportivo-agonistica. I segnali del resto sono “allarmanti” e sotto gli occhi di tutti: le iscrizioni juniores in preoccupante calo in primis, anche quest’anno. Si tratta quindi di una reale esigenza del movimento laziale (e nazionale) e del suo futuro in prospettiva, non solo di un eventuale fiore all’occhiello da poter ostentare nelle società. Ma questo già si sapeva, ed è perciò giunto il momento di cominciare a provvedere seriamente.In tale ottica sono stati stabiliti degli obiettivi minimi per la prossima stagione ormai alle porte. Uno su tutti, organizzare una manifestazione a squadre riservata alla categoria dei più giovani (Esordienti) con la presenza di tutti i comitati e 4 miniatleti per formazione. Considerate poi le difficoltà oggettive incontrate dai comitati provinciali a pianificare manifestazioni juniores, è stato definito che sarà il regionale stesso a coordinarne alcune. In questo senso andrà ancora una volta una competizione a squadre che si svolgerà da gennaio a giugno 2014, rivolta agli altri under 18. Infine, saranno approntati diversi stage di preparazione tecnico-tattica avvalendosi della fattiva collaborazione avviata con il general manager azzurro, Dante D’Alessandro. Analoga attenzione sarà dedicata inoltre alle figure professionali che opereranno nel settore, istituendo per loro corsi di formazione ad hoc. In particolare, oltre a quelli già programmati, sarà prioritario formare personale nella figura di educatore sportivo scolastico. La scuola è un serbatoio potenzialmente numeroso e privilegiato dal quale attingere con convinzione, per migliorarci.Dunque, al lavoro, il futuro è già iniziato. Da un po’. (FF)